Thanksgiving,
la festa del
ringraziamento in italiano, è probabilmente l'unica festa americana
che è proprio americana
nonostante le radici
inglesi
(in Inghilterra
era la
festa del raccolto, non
del
ringraziamento).
E
come è
iniziato tutto?
Allora
in
Europa i separatisti erano perseguitati, quindi un gruppetto di
pellegrini
si è unito a
una crociera insieme a businessman
inglesi per andare
in America sulla
nave Mayflower
(non è Costa o Royal Caribbean, ma meglio questa che nulla).
In America metà dei
“turisti pellegrini”
è morta. E il resto, dopo un inverno rigido, ha notato che i
raccolti erano stati
abbondanti e
hanno deciso di organizzare una festa con gli Indiani della
tribù
Wampanoag. Gli
Indiani hanno portato un po di cervi, anatre e
oche. E così è
stata la prima festa
del
ringraziamento dove i pellerossa con i bianchi
ringraziavano per i
raccolti
mangiando selvaggina.
Dunque,
perché sulle tavole negli USA si serve il tacchino? Per dire la
verità nessuno sa la risposta. Gli storici hanno tantissime
spiegazioni. In televisione lo spiegano così... (guardate il
filmato)
Ma
torniamo a noi.
Gli
Americani dicono che il Thanksgiving è una festa che si celebra a
casa con la famiglia con un bicchiere di vino rosso e ovviamente col
tacchino in mezzo al tavolo.
E'
abbastanza logico che si deve stare a casa, perché è quasi
impossibile uscire a fare una passeggiata quando il tacchino deve
stare nel forno almeno per 3 ore!
Nonostante
che il tacchino può essere abbastanza saporito, non vedo il senso
nel massacro di animali innocenti che ovviamente prima del rituale
di morte sono imbottiti di antibiotici, modificatori, acqua, salamoia
e solo il Dio stesso sa che cosa di più. Anziché il tacchino, si
potrebbe mangiare maiale, pollo, anatra o bisonte... come hanno
fatto gli “inventori” del Thanksgiving.
Non
c'è cosa più bella che una iniezione, o piuttosto un morso a una
miscela di antibiotici prima dell'inverno!
Va
bene, lasciamo il povero tacchino in pace e passiamo al punto
culminate del programma, la Macy's Thanksgiving Day Parade.
Ogni
anno per questa festa, a New York si svolge la parata organizzata da
una dei più grandi compagnie di abbigliamento “tutto vendente”:
Macy's. Si possono ammirare grandissimi (come sempre in America)
palloni di Snoopy, Pokemon, Spiderman ed altri strani tipi,
esibizioni di artisti su piattaforme e balli.
Tutto
ciò è una grandissima pubblicità prima di Natale. Le linee aeree,
i negozi di abbigliamento, gli ortofrutta, le agenzie di viaggio e
così via, hanno le loro piattaforme.
Ovviamente
la parata si svolge di mattina, così tutte le casalinghe che
combattono per inserire il tacchino di 15 kg dentro il forno possono
guardare la parata in TV.
E
dov'è in tutto questo il “Thanksgiving”, il ringraziamento?
Come
il nome indica, in questo giorno dovremmo ringraziare per qualcosa.
Uno può ringraziare per quello che vuole, per il tacchino sul
tavolo, per la pancia grande, per un altro hamburger gratis che ha
guadagnato grazie ai coupon, per la salute, per il senso
dell'umorismo...
Nel
mio punto di vista (come life-coach) è una festa perfetta per essere
grato per qualcosa e riflettere un po' per quali cose veramente val
la pena ringraziare. In più, facendo una lista con 20 punti per i
quali possiamo essere grati, questo da un calcio di motivazione e ci
migliorerà l'umore.
Peccato
che in America solo pochi iniziano il pranzo del Thanksgiving con i
ringraziamenti...
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