mercoledì 26 novembre 2014

BLACK FRIDAY

Black Friday, in Italiano „Venerdi Nero” è il Venerdi dopo il Thanksgiving. E’ il giorno in cui
tutti i negozi fanno svendite. I più popolari sono i negozi di elettronica.

Gli Americani, come nomadi piantano le tende di fronte ai negozi. Non importa che non saranno a casa per il „Thanksgiving” (che per gli Americani ha importanza simile al nostro Natale). Non importa che non ci saranno per il quinto compleanno di loro bambino... Importante è comprare, a prezzo scontato, un nuovo apriscatole elettrico.

Alcuni negozi iniziano il Venerdì Nero, di giovedì. Logico, vero?
Immaginate la seguente situazione durante il pranzo di Natale in Italia:
-„Sbrigatevi a mangiare!! Devo andare al negozio per comprare il robot da cucina che prepara il passato per i neonati... e non mi aspettate per la messa di mezzanotte! Andate da soli!”
-”Amore, ma i nostri bambini sono adulti!!”
-”Non importa... il robot è scontato di 60%!! Non posso perdere questa occasione!”
I negozi offrono il televisore se comprate un divano, oppure scontano tutto al 70%, o ti danno 2 al prezzo di 1. I prezzi sono abbassati, ma non tantissimo. Potete trovare un vero “deal”, ma non sperate di trovare una TV di 50 pollici per 20$.
A scrivere questo post, non mi hanno convinto le persone che da una settimana dormono davanti i negozi nelle tende oppure che in TV la pubblicità ci bombarda con sconti altissimi, oppure che vi volevo introdurre l’argomento “Black Friday”.
A interrompere la mia seria di post sul viaggio negli USA mi ha convinto un servizio televisivo dal programma “TODAY” (come in Italia “Mattino 5”).
La signora “Esperta” prepara la società americana al Venerdi Nero!
OK, ma cosa potrebbe dire un “esperto” sulle spese? Dirà di stare attenti se i prezzi sono veramente scontati, di non comprare basandosi su un impulso, che si dovrebbero paragonare i prezzi etc...
Sì, sicuramente così avrebbe detto uno “specialista” in Italia...
La signora “Esperta” ci ha dato altri consigli:
  • non portare borse grandi
  • non portare tutte le carte di credito (un americano medio ne ha almeno 6)
  • non portare il bancomat (così il rapinatore non potrà prendere i soldi dallo sportello)
  • prendere solo due carte di credito preferite e tanti contanti
  • avere con se una bottiglia d’acqua minerale (aspettare 10 ore in fila può causare disidratazione)
  • portare una lampadina (SCOPERTA, che in inverno fa buio prima e che la lampadina ci aiuta a trovare la strada.... verso il proprio cervello...)
  • vestirsi caldi!!!
Alla fine la signora “Esperta” ha aggiunto: „and go for it!” (in italiano sarebbe „e vai!!!”)

I consigli li lascio senza commento... Vi dico solamente che sono sorpresa che il VENERDI Nero, non comincia il MERCOLEDI’!

lunedì 24 novembre 2014

Texas The Lone Star State

l Texas non è USA, è un paese separato.
Tanto, ma tanto tempo fa (non così tanto se prendete in considerazione la storia del Vecchio Continente), nel 1835, è stata fondata la Lone Star Republic, La Repubblica Della Stella Solitaria. 10 anni dopo i Texani hanno pregato il Congresso degli USA di considerare Lone Star Republic come uno Stato. Da quel tempo Texas si chiama The Lone Star State.
Negli USA le bandiere si gonfiano con il vento davanti a ogni casa, ad ogni rifornimento ed è una cosa normale, ma in Texas la bandiera che va con il vento non è quella americana, ma quella Texana.
E anche sui cartelloni devono confermare che sei in Texas e non in Wyoming!

I texani sono molto orgogliosi di vivere in Texas, di parlare in un modo incomprensibile da un turista comune, di sputare per strada come lo facevano i cowboy del Wild West.

La cosa interessante è che i Texani si considerano essere i migliori americani, o per lo meno, fanno questa impressione. Ma più interessante è il fatto che il Texas nel passato era spagnolo, quindi tutti i Latino (che non mancano in Texas) che vivono là, dovrebbero avere la puzza sotto il naso, non i gringo (bianchi).
Al 90% dei miei amici e conoscenti americani, i Texani non piacciono, e mi sembra che al 90% dei Texani non piacerebbero i miei amici americani.
In Texas c’è una frase molto famosa „Don't mess with Texas”. C’è sui segnali stradali, sui cartelloni pubblicitari, sulle magliette, sulle tazze etc. I Texani ripetono senza fine questa frase come un motto dello Stato. Peccato che non tutti sanno che cosa significa.

In poche parole: secondo i Texani, la frase significa semplicemente: „Non mettersi nei guai con il Texas”. Ogni macho texano ha questa frase tatuata sul petto.
Invece, per il Departamento dei Trasporti Texano, questa frase è solamente il nome della campagna che doveva prevenire di buttare i rifiuti per strada. „Mess” significa disordine e con il gioco di parole doveva avvisare la gente di non sporcare le strade... dalla semplice campagna si è creato un motto del secondo stato più grande degli USA. E qui, una curiosità: per alcuni Texani la notizia che il Texas è il secondo Stato più grande, è una eresia, bugia, falsità e mancata verità!
Se gli chiedi qual’è lo stato più grande negli USA, dicono che è proprio Texas e non sanno che l’Alaska è quasi 3 volte più grande! Dandogli questa notizia dovete essere sicuri che non siete sulla traiettoria dello sparo...
Poi, se date un’occhiata alla foto con hamburger che ho messo sopra, vedrete che c’è una frase: „Biggest State”
Già... ma d’altro canto hanno motivo di credere in questo... Sulla mappa il Texas sembra più grande... guardate...

A proposito, per capire uno texano vi dovete sforzare tantissimo.
Gli americani parlano come se avessero un hamburger in bocca, però i texani parlano come se avessero un hamburger che invece di maionese ha il super glue.
Texani sono molto gentili, basta che sei bianco e che vivi in Texas ti tratteranno come se fossi di famiglia. Parlando di essere gentili... Sul segnale stradale che ci da il benvenuto nello Stato, c’è una frase molto saggia: „Drive friendly – The Texas Way” (Guida amichevolmente – in modo texano). 

Amichevolmente... si sa com’è, ma cosa significa il misterioso „texas way”?
Ho guidato per tutto il Texas e ho osservato il loro „Texas Way”. Le regole, soprattutto i limiti di velocità, sono opzionali. Aveno un limite di 60MPH tutti vanno almeno 70MPH, tagliano la strada, forzano la precedenza e in più, alcuni come il passeggero di fronte portano un fucile.

Si dice che in Texas tutto è più grande... e io guido per tutto questo Texas dove nè le strade sono più ampie nè la mia macchia si è ingrandita, ma sicuramente la gente ha perso in altezza e guadagnato in larghezza.

Le strade in Texas sono dritte, e dicendo dritte intendo che potete trovare una curva di 10° ogni 30 miglia... se siete fortunati!


Attraversando il Texas dovete ricordare di non addormentarvi al volante, ma se lo avete fatto già e in un certo momento sentite un odore simile a benzina, non andate nel panico, non vuol dire che avete problemi con la vostra auto, ma solamente che siete entrati nella zona dei pozzi petroliferi.

Le città e le cittadine in Texas non si distinguono particolarmente dalle altre città negli USA. L’unica eccezione è San Antonio (ma su questo scriverò nel prossimo post).
Inoltre i texani hanno un atteggiamento non amichevole, si sente una atmosfera di vanto, e alcuni, se cercate bene, sono simpatici, sempre altezzosi, ma non vi puntano il fucile in fronte. L’aria è piena di orgoglio e di eccezionalità e attraversando il Texas, miglio dopo miglio, avvertite questa atmosfera e diventate più eccezzionali e orgogliosi... ma di cosa? Tanto per... perchè siamo in Texas, perchè viaggiamo per gli USA, perchè beviamo il caffè da Starbucks, perchè nessuno ci ha sparato...

E alla fine posso aggiungere con umiltà, allineandomi alla frase „Don't mess with Texas”: il Texas è eccezionale! Vi auguro di poter andare a visitare questo Stato, perchè sono „friendly”, ma non „The Texan Way”.

Da Elvis allo Spazio, „Houston we have a problem...”

Dopo circa 10 ore in macchina, dopo una multa, dopo 2 caffè da Starbucks, siamo arrivati a Houston (Texas).

Abbiamo evitato il centro del Houston quindi non vi dirò com’è. Ho letto che non c’è niente d’interessante. Poi.. cosa può essere interessante nella città con una storia di meno di 200 anni! Le foto nel mio album di famiglia sono più vecchie...
Tutte le grandi città degli USA sembrano essere uguali. Un po’ di grattacieli, un po’ di negozi, un po’ di case, miliardi di monumenti, memoriali, parchi e parchetti.
Inoltre, decidendo di fare un giro per gli USA con il tempo limitato, non essendo Dio, non si può essere dappertutto. Bisogna scegliere i posti più importanti/interessanti che si vuole visitare. Houston City Centre non era nella nostra lista.
Il punto focale della nostra gita era “Space City” (La Città dello Spazio), quindi, semplicemente parlando, il Lyndon B. Johnson Space Center. Tutto ciò che è nello spazio e ha gente a bordo (Gli alieni per il momento non communicano con Houston...), era, è e sarà controllato dal Lyndon B. Johnson Space Center.
Le missioni Apollo, le missioni degli Shuttle, attualmente la ISS (International Space Station) e fra poco la missione Orion, che porterà gli astronauti sulla Luna e poi su un asteroide (per gli sostenitori della teoria della cospirazione, questo sarà il primo “atterraggio” sulla Luna!).

Ogni astronauta si allena proprio qui. Nel centro di allenamento si trovano tutti i simulatori dei moduli della ISS, dello Shuttle, dell’astronave Sojuz e anche della nuova capsula Orion. C’è anche una piscina grandissima dove gli astronauti si allenano per le passeggiate nello spazio.
Tutto ciò si può visitare per meno di 20$ e se siete fortunati, negli hotel vicino al Centro si possono trovare i coupon con lo sconto.
Il centro apre alle 10:00, ma meglio arrivare prima: poi iniziano ad arrivare le masse dei “massivi” americani e la visita si trasforma in uno slalom tra un grasso con popcorn al cioccolato e una donna con 5 bambini al guinzaglio.
La cosa migliore da fare è andare subito alle gite col “trenino”. Ci sono due colori: Blu e Rosso
Gita blu:
  • Centro di Controllo (lo avete visto in film Apollo 13!)
  • Memorial Park (un parco dove c’è un albero dedicato a ogni persona morta che ha lavorato per la NASA)
  • Razzo Saturn 5 (è il razzo che ha portato nello spazio tutte le missioni Apollo)

Gita Rossa:
  • Razzo Saturn 5 (Sì, di nuovo, ma non dovete scendere dal trenino)

  • Centro di addestramento
  • Memorial Park (di nuovo...)
Le gite hanno punti in comune, perché non tutti li prendono entrambi. Di solito si visita o il centro di controllo o il centro di addestramento. Noi siamo andati in tutti e due, perché ci siamo riusciti senza fare 40 minuti in fila.
Informazione per i taccagni: le gite sono incluse nel prezzo del biglietto.
Alla fine si può sperimentare un po’. Nel museo ci sono tantissimi gadgets collegati all’astronautica. Vi potete buttare giù dalla torre di 10 metri che simula una montagna su Marte, potete sentire vibrazioni uguali a quelle nello Shuttle durante il decollo, potete “saltare” nel simulatore di volo e andare nello spazio oppure potete spendere mucchio di soldi in uno dei negozi di souvenir comprando tute spaziali in poliammide per tutta la famiglia.
Se alla fine della gita avete fame, potete mangiare qualcosa nel fast-food e rischiare l’avvelenamento da cibo. Potete anche comprare il cibo in polvere nel negozio di souvenir, uguale a quello che mangiano gli astronauti in orbita. Buon Appetito!