mercoledì 24 dicembre 2014

Buon Natale e Felice Anno Nuovo!

A tutti i frequentatori del blog auguro Buon Natale, che sia pieno di gioia e salute e per l’Anno Nuovo vi auguro che i vostri sogni si avverino!
L’albero di Natale nel giardino degli Obama è già preparato, gli elfi, Babbo Natale e i suoi cloni girano per la città, gli Americani hanno acceso le luci sulle case,
gli ebrei hanno comprato le nuove yarmulke e menorah e iniziano a celebrare Hanukkah, a Chinatown dormono tranquillamente perchè tanto Babbo Natale non arriva lì, e per mio blog è tempo per una pausa.

Ci vediamo l’anno prossimo!

giovedì 11 dicembre 2014

“Ricordate Alamo”, il pomeriggio a San Antonio

Dopo il ritorno da Marte e la carica radioattiva della polvere spaziale dal razzo Saturn 5 (potete leggere un po’ QUI su questo), abbiamo raggiunto la prossima tappa del nostro grande viaggio per gli USA.
Come ho scritto già nel post precedente, il Texas è diverso, e San Antonio, che si trova in Texas è “diversissima”.
A San Antonio vi potete sentire quasi come in Messico. Quasi, perchè in Messico la lingua ufficiale è lo spagnolo e non ci sono tanti grassi per strada, con le taniche piene di Coca Cola, e che occupano ¾ del marciapiede, e per oltrepassarli serve tanto sforzo, perché il loro modo di camminare è uguale a quello di pinguino imperatore.

Al centro di San Antonio si trova Alamo, il posto che ha svolto un grande ruolo nella rivolta del Texas. In due parole: un generale messicano ha attaccato Alamo, ha ucciso chiunque poteva uccidere, poi i texani si sono arrabbiati (in fin dei conti si dice... “don’t mess with Texas”!) e hanno riconquistato Alamo. Il risultato: la vittoria dei rivoluzionari e il rifiuto dei diritti del Texas da parte del generale messicano dal nome molto “macho”, Santa Anna.
Questo ha dato come frutto la fondazione della Repubblica Texana.
Da questa vicenda è nato il modo di dire “Ricordate Alamo” per ricordare l’alto numero di morti.

A parte Alamo, a San Antonio si può fare una bellissima passeggiata lungo il “River Walk”. E’ la versione Americana di Venezia però invece di monumenti, ci sono alberghi, ristoranti e negozi dove si possono compare scheletri e altre cose Voo Doo. 

E invece delle gondole ci sono piccole barche a motore sulle quali, a parte la breve “crociera”, si può anche cenare.


Il cibo a San Antonio è buono rispetto allo standard americano. In alcuni ristoranti, mentre ti stai abbuffando con la “steak” puoi ascoltare la musica dei veri Mariachi. In altri ristoranti il cibo è servito da cowboy, noi siamo stati (s)fortunati e la nostra bistecca è stata portata da un cameriere più largo che alto, un vero Texano! Non c’era nessuna musica, ma invece, il nostro simpaticissimo cameriere ha elencato tutti i suoi piatti preferiti, ha insistito almeno 10 volte di ordinare il secondo piatto e il dessert lo ha quasi messo nelle nostre bocche con una pala!



In una parola: San Antonio è una città che merita la visita. L’architettura è abbastanza interessante, c’è la possibilità di parlare spagnolo, di avere una coca-cola di 2 litri versata addosso e sopra tutto c’è la possibilità di vedere una città che è diversa da tutte le altre.


mercoledì 26 novembre 2014

BLACK FRIDAY

Black Friday, in Italiano „Venerdi Nero” è il Venerdi dopo il Thanksgiving. E’ il giorno in cui
tutti i negozi fanno svendite. I più popolari sono i negozi di elettronica.

Gli Americani, come nomadi piantano le tende di fronte ai negozi. Non importa che non saranno a casa per il „Thanksgiving” (che per gli Americani ha importanza simile al nostro Natale). Non importa che non ci saranno per il quinto compleanno di loro bambino... Importante è comprare, a prezzo scontato, un nuovo apriscatole elettrico.

Alcuni negozi iniziano il Venerdì Nero, di giovedì. Logico, vero?
Immaginate la seguente situazione durante il pranzo di Natale in Italia:
-„Sbrigatevi a mangiare!! Devo andare al negozio per comprare il robot da cucina che prepara il passato per i neonati... e non mi aspettate per la messa di mezzanotte! Andate da soli!”
-”Amore, ma i nostri bambini sono adulti!!”
-”Non importa... il robot è scontato di 60%!! Non posso perdere questa occasione!”
I negozi offrono il televisore se comprate un divano, oppure scontano tutto al 70%, o ti danno 2 al prezzo di 1. I prezzi sono abbassati, ma non tantissimo. Potete trovare un vero “deal”, ma non sperate di trovare una TV di 50 pollici per 20$.
A scrivere questo post, non mi hanno convinto le persone che da una settimana dormono davanti i negozi nelle tende oppure che in TV la pubblicità ci bombarda con sconti altissimi, oppure che vi volevo introdurre l’argomento “Black Friday”.
A interrompere la mia seria di post sul viaggio negli USA mi ha convinto un servizio televisivo dal programma “TODAY” (come in Italia “Mattino 5”).
La signora “Esperta” prepara la società americana al Venerdi Nero!
OK, ma cosa potrebbe dire un “esperto” sulle spese? Dirà di stare attenti se i prezzi sono veramente scontati, di non comprare basandosi su un impulso, che si dovrebbero paragonare i prezzi etc...
Sì, sicuramente così avrebbe detto uno “specialista” in Italia...
La signora “Esperta” ci ha dato altri consigli:
  • non portare borse grandi
  • non portare tutte le carte di credito (un americano medio ne ha almeno 6)
  • non portare il bancomat (così il rapinatore non potrà prendere i soldi dallo sportello)
  • prendere solo due carte di credito preferite e tanti contanti
  • avere con se una bottiglia d’acqua minerale (aspettare 10 ore in fila può causare disidratazione)
  • portare una lampadina (SCOPERTA, che in inverno fa buio prima e che la lampadina ci aiuta a trovare la strada.... verso il proprio cervello...)
  • vestirsi caldi!!!
Alla fine la signora “Esperta” ha aggiunto: „and go for it!” (in italiano sarebbe „e vai!!!”)

I consigli li lascio senza commento... Vi dico solamente che sono sorpresa che il VENERDI Nero, non comincia il MERCOLEDI’!

lunedì 24 novembre 2014

Texas The Lone Star State

l Texas non è USA, è un paese separato.
Tanto, ma tanto tempo fa (non così tanto se prendete in considerazione la storia del Vecchio Continente), nel 1835, è stata fondata la Lone Star Republic, La Repubblica Della Stella Solitaria. 10 anni dopo i Texani hanno pregato il Congresso degli USA di considerare Lone Star Republic come uno Stato. Da quel tempo Texas si chiama The Lone Star State.
Negli USA le bandiere si gonfiano con il vento davanti a ogni casa, ad ogni rifornimento ed è una cosa normale, ma in Texas la bandiera che va con il vento non è quella americana, ma quella Texana.
E anche sui cartelloni devono confermare che sei in Texas e non in Wyoming!

I texani sono molto orgogliosi di vivere in Texas, di parlare in un modo incomprensibile da un turista comune, di sputare per strada come lo facevano i cowboy del Wild West.

La cosa interessante è che i Texani si considerano essere i migliori americani, o per lo meno, fanno questa impressione. Ma più interessante è il fatto che il Texas nel passato era spagnolo, quindi tutti i Latino (che non mancano in Texas) che vivono là, dovrebbero avere la puzza sotto il naso, non i gringo (bianchi).
Al 90% dei miei amici e conoscenti americani, i Texani non piacciono, e mi sembra che al 90% dei Texani non piacerebbero i miei amici americani.
In Texas c’è una frase molto famosa „Don't mess with Texas”. C’è sui segnali stradali, sui cartelloni pubblicitari, sulle magliette, sulle tazze etc. I Texani ripetono senza fine questa frase come un motto dello Stato. Peccato che non tutti sanno che cosa significa.

In poche parole: secondo i Texani, la frase significa semplicemente: „Non mettersi nei guai con il Texas”. Ogni macho texano ha questa frase tatuata sul petto.
Invece, per il Departamento dei Trasporti Texano, questa frase è solamente il nome della campagna che doveva prevenire di buttare i rifiuti per strada. „Mess” significa disordine e con il gioco di parole doveva avvisare la gente di non sporcare le strade... dalla semplice campagna si è creato un motto del secondo stato più grande degli USA. E qui, una curiosità: per alcuni Texani la notizia che il Texas è il secondo Stato più grande, è una eresia, bugia, falsità e mancata verità!
Se gli chiedi qual’è lo stato più grande negli USA, dicono che è proprio Texas e non sanno che l’Alaska è quasi 3 volte più grande! Dandogli questa notizia dovete essere sicuri che non siete sulla traiettoria dello sparo...
Poi, se date un’occhiata alla foto con hamburger che ho messo sopra, vedrete che c’è una frase: „Biggest State”
Già... ma d’altro canto hanno motivo di credere in questo... Sulla mappa il Texas sembra più grande... guardate...

A proposito, per capire uno texano vi dovete sforzare tantissimo.
Gli americani parlano come se avessero un hamburger in bocca, però i texani parlano come se avessero un hamburger che invece di maionese ha il super glue.
Texani sono molto gentili, basta che sei bianco e che vivi in Texas ti tratteranno come se fossi di famiglia. Parlando di essere gentili... Sul segnale stradale che ci da il benvenuto nello Stato, c’è una frase molto saggia: „Drive friendly – The Texas Way” (Guida amichevolmente – in modo texano). 

Amichevolmente... si sa com’è, ma cosa significa il misterioso „texas way”?
Ho guidato per tutto il Texas e ho osservato il loro „Texas Way”. Le regole, soprattutto i limiti di velocità, sono opzionali. Aveno un limite di 60MPH tutti vanno almeno 70MPH, tagliano la strada, forzano la precedenza e in più, alcuni come il passeggero di fronte portano un fucile.

Si dice che in Texas tutto è più grande... e io guido per tutto questo Texas dove nè le strade sono più ampie nè la mia macchia si è ingrandita, ma sicuramente la gente ha perso in altezza e guadagnato in larghezza.

Le strade in Texas sono dritte, e dicendo dritte intendo che potete trovare una curva di 10° ogni 30 miglia... se siete fortunati!


Attraversando il Texas dovete ricordare di non addormentarvi al volante, ma se lo avete fatto già e in un certo momento sentite un odore simile a benzina, non andate nel panico, non vuol dire che avete problemi con la vostra auto, ma solamente che siete entrati nella zona dei pozzi petroliferi.

Le città e le cittadine in Texas non si distinguono particolarmente dalle altre città negli USA. L’unica eccezione è San Antonio (ma su questo scriverò nel prossimo post).
Inoltre i texani hanno un atteggiamento non amichevole, si sente una atmosfera di vanto, e alcuni, se cercate bene, sono simpatici, sempre altezzosi, ma non vi puntano il fucile in fronte. L’aria è piena di orgoglio e di eccezionalità e attraversando il Texas, miglio dopo miglio, avvertite questa atmosfera e diventate più eccezzionali e orgogliosi... ma di cosa? Tanto per... perchè siamo in Texas, perchè viaggiamo per gli USA, perchè beviamo il caffè da Starbucks, perchè nessuno ci ha sparato...

E alla fine posso aggiungere con umiltà, allineandomi alla frase „Don't mess with Texas”: il Texas è eccezionale! Vi auguro di poter andare a visitare questo Stato, perchè sono „friendly”, ma non „The Texan Way”.

Da Elvis allo Spazio, „Houston we have a problem...”

Dopo circa 10 ore in macchina, dopo una multa, dopo 2 caffè da Starbucks, siamo arrivati a Houston (Texas).

Abbiamo evitato il centro del Houston quindi non vi dirò com’è. Ho letto che non c’è niente d’interessante. Poi.. cosa può essere interessante nella città con una storia di meno di 200 anni! Le foto nel mio album di famiglia sono più vecchie...
Tutte le grandi città degli USA sembrano essere uguali. Un po’ di grattacieli, un po’ di negozi, un po’ di case, miliardi di monumenti, memoriali, parchi e parchetti.
Inoltre, decidendo di fare un giro per gli USA con il tempo limitato, non essendo Dio, non si può essere dappertutto. Bisogna scegliere i posti più importanti/interessanti che si vuole visitare. Houston City Centre non era nella nostra lista.
Il punto focale della nostra gita era “Space City” (La Città dello Spazio), quindi, semplicemente parlando, il Lyndon B. Johnson Space Center. Tutto ciò che è nello spazio e ha gente a bordo (Gli alieni per il momento non communicano con Houston...), era, è e sarà controllato dal Lyndon B. Johnson Space Center.
Le missioni Apollo, le missioni degli Shuttle, attualmente la ISS (International Space Station) e fra poco la missione Orion, che porterà gli astronauti sulla Luna e poi su un asteroide (per gli sostenitori della teoria della cospirazione, questo sarà il primo “atterraggio” sulla Luna!).

Ogni astronauta si allena proprio qui. Nel centro di allenamento si trovano tutti i simulatori dei moduli della ISS, dello Shuttle, dell’astronave Sojuz e anche della nuova capsula Orion. C’è anche una piscina grandissima dove gli astronauti si allenano per le passeggiate nello spazio.
Tutto ciò si può visitare per meno di 20$ e se siete fortunati, negli hotel vicino al Centro si possono trovare i coupon con lo sconto.
Il centro apre alle 10:00, ma meglio arrivare prima: poi iniziano ad arrivare le masse dei “massivi” americani e la visita si trasforma in uno slalom tra un grasso con popcorn al cioccolato e una donna con 5 bambini al guinzaglio.
La cosa migliore da fare è andare subito alle gite col “trenino”. Ci sono due colori: Blu e Rosso
Gita blu:
  • Centro di Controllo (lo avete visto in film Apollo 13!)
  • Memorial Park (un parco dove c’è un albero dedicato a ogni persona morta che ha lavorato per la NASA)
  • Razzo Saturn 5 (è il razzo che ha portato nello spazio tutte le missioni Apollo)

Gita Rossa:
  • Razzo Saturn 5 (Sì, di nuovo, ma non dovete scendere dal trenino)

  • Centro di addestramento
  • Memorial Park (di nuovo...)
Le gite hanno punti in comune, perché non tutti li prendono entrambi. Di solito si visita o il centro di controllo o il centro di addestramento. Noi siamo andati in tutti e due, perché ci siamo riusciti senza fare 40 minuti in fila.
Informazione per i taccagni: le gite sono incluse nel prezzo del biglietto.
Alla fine si può sperimentare un po’. Nel museo ci sono tantissimi gadgets collegati all’astronautica. Vi potete buttare giù dalla torre di 10 metri che simula una montagna su Marte, potete sentire vibrazioni uguali a quelle nello Shuttle durante il decollo, potete “saltare” nel simulatore di volo e andare nello spazio oppure potete spendere mucchio di soldi in uno dei negozi di souvenir comprando tute spaziali in poliammide per tutta la famiglia.
Se alla fine della gita avete fame, potete mangiare qualcosa nel fast-food e rischiare l’avvelenamento da cibo. Potete anche comprare il cibo in polvere nel negozio di souvenir, uguale a quello che mangiano gli astronauti in orbita. Buon Appetito! 




martedì 28 ottobre 2014

Alla ricerca dell'Elvis perduto... Memphis (Tennessee)

Memphis è associato sopratutto ad Elvis. Non tutti sanno che Memphis è la città del blues. Negli anni 1920-'40 qui suonavano artisti come Louis Armstrong, B.B. King, Rufus Thomas e tanti altri. A Memphis si trova il famoso Sun Studio dove negli anni cinquanta registravano i loro dischi artisti come Johnny Cash, Elvis Presley, Roy Orbison e Jerry Lee Lewis. E alcuni associano Memphis con questa canzone:

Nella città di Elvis si trova una delle più famose vie negli USA: Beale Street. In questa strada suonavano artisti di jazz e di blues che hanno anche iniziato il nuovo stile conosciuto come Memphis Blues.

Sulla Beale Street ci sono tanti ristoranti e pub. Entrando in alcuni si deve stare attenti perché la facciata dell'edificio potrebbe cadere e diventare parte della vostra faccia.
La strada è abbastanza corta. Si può percorrerla in 30 minuti.

Durante il nostro soggiorno a Memphis abbiamo trovato... anzi.. non abbiamo trovato... nessuno. Strade vuote, un paio di turisti e un paio di senzatetto addormentati sotto la statua di Elvis. i pub e i ristoranti vuoti... Non c'è blues, e peggio... non c'è Elvis!

Come sfondo manca solo una melodia western prima della sparatoria

A Nashville (di cui potete leggere QUI) ho visto almeno 4 Elvis di plastica e 2 vivi! A Memphis sono dovuta entrare nel negozio di souvenir per vedere qualcosa di Elvis. Si possono comprare dischi, posters, penne, t-shirt, cappelli, mutande, Elvis ballanti per appenderli alla parete, altari, candele e altri Voo Doo con il Re del Rock&Roll. Non ho visto solamente carta igienica.

Una decina di miglia al sud di Memphis si trova Graceland, la casa di Elvis. Sinceramente parlando, per me era una perdita di tempo e di soldi per andare a visitare la sua “casetta”. Non amo Elvis così tanto da lasciare in “beneficenza” alla sua famiglia una “modesta” somma di 140$! Dalla strada la casa non è visibile. Abbiamo provato a trovare uno spot per fare alcune foto, ma girando da sinistra a destra, da destra a sinistra, su e giù, non abbiamo trovato nessun modo per farla. L'unica cosa che si vede è l'aereo di Elvis... ma gli aerei preferisco vederli in aeroporto, non in giardino...

Graceland è circondato con mura, alberi e tanto altro. Se vuoi una semplice foto davanti la casa di Elvis, devi pagare almeno 34$ a persona. I prezzi variano da 34$ a 72$ a persona in base al pacchetto.
I miei conoscenti dicono che vale la pena visitare questo posto. Può darsi... Per me è solamente una rapina in piena giornata ai poveri fanatici del Re.

Con gli stessi soldi preferisco fare una breve crociera sulla nave storica sul fiume Mississippi.... e Elvis, posso ascoltarlo per radio! 

martedì 7 ottobre 2014

Country, cowboy, cappelli e stivali – Nashville (Tennessee)

Nashville - la culla della musica country, la prima tappa del nostro viaggio. Proprio qua hanno iniziato la loro carriera le star come l'affascinante Blake Shelton, o meno affascinante Garth Brooks ... So, che non sapete di chi si tratta, ma vi assicuro che nel mondo country, sono famosi come Lady Gaga o Michael Jackson.
E' uno stop obbligatorio per tutti quelli che vogliono conoscere l'altra America... L'altra dalla frenetica New York o dalla sbrillucicante Las Vegas. E' uno stop obbligatorio per quelli che sanno chi è Garth Brooks e Blake Shelton, cioè per quelli che amano la musica country. Ed anche uno stop obbligatorio per quelli che odiano questo genere di musica... E' l'unico posto dove si può e si deve piacere il country. Si deve... perchè viaggiando per tutta l'America in macchina di solito si ascolta la radio. E potete essere sicuri che per l'80% del vostro giro, la vostra autoradio vi offrirà una vasta scelta tra due stazioni: una religiosa e una country. Dunque, se non siete fanatici religiosi vi rimane solo una stazione radio, quella con la musica country. Potete anche mettere un CD ma ascoltando per 9 ore “di sereee.... nereeeeeeeee” ci si può tagliare le vene.

Io facevo parte di quelli a cui la musica country non piace, ma dopo la visita a Nashville mi sono innamorata del country e della città.

Il centro di Nashville si può visitare in 2 ore, ma per quelli che vogliono sentire la vera atmosfera americana bisogna un po' più tempo. A noi è bastato meno di un giorno.

Sulla strada chiamata Broadway (negli USA quasi ogni città ha il suo Broadway) ci sono bar, club, trattorie e ristoranti nei quali dal mattino fino a sera c musica country dal vivo. Il più conosciuto è il pub Tootsie e il Legends Corner, dove a volte vengono star come Vince Gill o Bill Anderson.


La musica country si sente non solo nei pub e nei ristornati ma anche in strada. In ogni angolo c'è un alienato, musicista o un giovane cantatore che cerca fortuna o l'opportunità della vita.

E cosa fare se volete contemporaneamente bere una birretta, sedersi nel pub, ascoltare le legende della musica country, cantare qualche canzone e visitare la città? Nessun problema! Basta saltate sulla taverna sulle ruote...

A Nashville, come dovrebbe essere nella culla di musica country ci sono tantissimi negozi con.... con che cosa? Siiii... con hamburger e patatine anche... ma io pensavo agli stivali da cowboy, cappelli e tutti gli accessori e vestiti per i veri cowboys.

I negozi con le scarpe si sfidano con le promozioni: 2 paia nel prezzo di uno, 3 paia nel prezzo di uno, un paio nel prezzo di uno... insomma può girare la testa!

Noi (cioè io e mio marito) siamo stati tentati dalla promozione 3 per 1. Un paio per me, una per lui e il terzo a metà... Il costo delle scarpe da cowboy è circa $350 per paio. Quindi risulta che ogni paio costa 116$. Tutto 100% pelle. Si può comprare anche quelli più economici per 200-250$, e però Made in China. Quelli sopra 300$ sono Made in Mexico, e il Messico fa buoni stivali!

Ma chi porta questi stivali? Tutti! Nel caldo di 40 gradi, il 90% della gente per strada ha i propri stivali da ”uomo delle mucche”.. Nessuno si preoccupa che facendo un passo, si sguazza nell'acqua (o meglio... nel sudore), ma chi se ne frega! Siamo a Nashville, qua si cammina così! Aggiungiamo un cappello (per 80$), una camicia con ricamo (per „soli” 100$) e siamo i re del Broadway!

Poi una cena con la musica country dal vivo. Un'insalata bagnata nel grasso con pollo e cipolle bruciate e un pezzettino di carne, che quando si raffredda ci si può rompere un vetro; il tutto per 40$ per 2 persone.

E alla fine un drink nel pub (ci serve una cosa più pesante per non avvelenarci dalla cena che abbiamo mangiato al ristorante), balli country e cantare insieme agli altri „Sweet Caroline”!

Cowboy, stivali da cowboy, balli, canti e country, country country... Così è Nashville....