sabato 7 marzo 2015

Il Ferro di cavallo: simbolo di fortuna. Horseshoe Bend e dintorni.

Oltre le montagne, oltre i boschi, nel bel mezzo di Arizona, c’è un posto che è più bello del Grand Canyon....
Ma partiamo dall’inizio!
Dopo aver passato la notte senza dormire nel campeggio del Grand Canyon (come sapete già perfettamente dal mio post precedente), siamo partiti per cercare più sensazioni!
Sulla strada per la prossima tappa del nostro viaggio abbiamo incontrato un nubifragio... sicuramente era lo stesso sul quale ci ha avvisato il ranger del Grand Canyon, lo stesso per cui abbiamo dormito in macchina e non in tenda, e sicuramente lo stesso che non abbiamo visto la notte precedente!
Era anche quello, che ci ha reso impossibile entrare nello Antelope Slot Canyon, la successiva tappa della nostra gita!
Fortuna nella sfortuna, la pioggia è finita e abbiamo avuto l'opportunità di girare un po' nel pomeriggio e andare a vedere il posto più bello degli USA (ovviamente per me... e ovviamente fin’ora...)
Arrivati al campeggio abbiamo trascorso la prima ora con i nostro “ahhhh” e “ohhhh” ammirando il lago Powell, dove era situato il nostro campeggio.


Vicino il lago, ci sono 2 campeggi. Uno appartenente ai Parchi nazionali, e il secondo privato. Noi siamo stati in quello privato. Il posto per la tenda costa 38 dollari a notte. Ci sono le docce, la lavanderia, i bagni, un negozio e sopratutto viste celestiali.
Per perdere un po’ di tempo, siamo andati sulla spiaggia con la nostra macchina, dove il Signor Ranger ha proibito categoricamente di correre veloce. Invece, mio marito, da buon Italiano, ha fatto rombare la macchina lanciandola sulla sabbia e percorrendo traiettorie che sull’asfalto sono impossibili da realizzare.
Dopo esserci caricati di buona energia e dopo aver “scaricato” un paio di litri di benzina, siamo andati finalmente a vedere una delle meraviglie americane: lo Horseshoe Bend.
Horseshoe Bend, come dice il nome, è la “Curva a Ferro di Cavallo”. E’ il meandro più bello del fiume Colorado.
Il posto è piuttosto selvaggio e per vedere questa meraviglia della natura, bisogna camminare circa un chilometro e mezzo su un sentiero sabbioso, con cespugli, cactus, serpenti a sonagli e coyote....



Che meraviglia, vero? A parte la natura, ci sono anche i turisti. 

Non così tanti come nel Grand Canyon, ma abbastanza per sentire almeno 15 lingue diverse, tra i quali, sempre urlanti Italiani che ogni due parole dicono “ca*zo” perché pensano che nessuno gli capisce. Ci sono anche i polacchi che, come gli italiani, pensano che sono lì da soli e esprimono le sue emozioni con frasi in polacco che sembrano avere una parola italiana in mezzo: “blalalal curva blalblalbla, oooo curva!”. Per voi Italiani, sarebbe logico capire che stanno ammirando la curva, come se dicessero “Che bella curva, ooo guarda la curva!” Può anche sembrare che l’argomento della curva non finisce mai...
Purtroppo, non è l’infinita ammirazione per lo Horseshoe bend, ma è una parola simile a quella che dicevano gli italiani...
Comunque... con tutte queste parole e parolacce non si può descrivere quanto è bello lo Horseshoe Bend, guardate...


Il punto d’osservazione si trova a 1300 metri di quota, e il fiume Colorado a 980 metri di quota. Questo significa che un turista può cadere per 320 metri... ed è molto facile cadere. Non ci sono barriere, le rocce sono abbastanza scivolose ed anche se avete un paracadute, non avete abbastanza tempo per aprirlo...
Come un lombrico, ho strisciato fino al bordo del precipizio...
E sono riuscita a fare questa foto:

Comunque, se decidete di venire da queste parti, ho 3 consigli per voi:
  1. Per gli amatori della fotografia e per i NON “smartphone-scattatori”: per riuscire a fare la foto dello Horseshoe bend dovete avere almeno un obiettivo da 18mm, o di meno. E’ utile anche l’obiettivo “Fish Eye”
  2. Per i “smartphone-scattatori”, NON per gli amanti della fotografia: NON entrate nella cornice con i vostri tablet da 10 pollici, di quelli che fanno le foto con una vera macchina; tenete gli smartphone e tablet stretti in mano, perché se viene vento oppure uno dei fotografi si arrabbia, il vostro smart farà un volo di 320 metri verso giù; ma meglio per voi se mettere lo smartphone in tasca, prendete una fotocamera, perché questa vista merita una foto VERA!
  3. Per tutti: cercate di dedicare molto tempo a questo posto! Quando siete là, non avrete la voglia di andare via.
Noi ci siamo stati solamente 2 ore, perché dovevamo ancora tornare al campeggio e montare la tenda prima che facesse buio, perché facendolo senza luce, la tenda avrebbe potuto diventare la torre Eiffel.
Sulla strada di ritorno abbiamo visto all’orizzonte una nuvola grandissima, quindi abbiamo chiesto il proprietario del campeggio quali erano le previsioni per la notte. Indovinate...
Pioggia e tempesta!
Questo significava che avremmo dovuto trascorrere un altra notte in macchina. Irritati, avendo un po’ di tempo, siamo andati a vedere il tramonto su uno dei punti panoramici.





Abbiamo passato la notte in macchina e questa volta è stata una decisione giusta. Durante la notte la macchina ha iniziato a “ballare” col vento. La pioggia faceva un rumore così forte che anche un cieco non sarebbe riuscito a dormire e i fulmini ogni 3 secondi cambiavano la notte in giorno. Una famiglia di tedeschi, che aveva la tenda vicino a noi ha iniziato a gridare. Il bagnatissimo “Padre Tedesco” cercava di sistemare la tenda e la “Madre Tedesca” gridava qualcosa tipo: “OH MEIN GOT!!” e i “Bambini Tedeschi” si sono nascosti in macchina.
La tempesta ha smesso, la pioggia continuava e il vento che dondolava la macchina mi ha fatto addormentare...
La mattina, mi hanno svegliato i primi raggi di sole! Sono saltata fuori dal sacco a pelo, ho preso la macchina fotografica, ho sbattuto la porta della macchina (per non far dormire i tedeschi troppo bene...) e sono andata a fare le foto. Questo è il risultato:








Quando ho svegliato quasi tutto il campeggio, sono tornata in macchina e siamo andati verso la prossima tappa, sulla quale scriverò nel prossimo post!