giovedì 23 gennaio 2014

NBA, Marcin Gortat a caccia del pallone

Per scoprire meglio l'America e sentirmi almeno un po' come un vero Americano (al 100% non mi sentirò mai come uno di loro, perché non ho intenzione di ingrassare 100 kg e camminare come un pinguino...), sono andata ad una partita di basketball. Lo stimolo che mi ha spinto a comprare i biglietti è stata la presenza di Marcin Gortat nei Washington Wizards (prima giocava nei Phoenix Suns). Non potevo mancare a una partita dove posso vedere un polacco in azione!
E com'è vedere una partita dalla serie di basket più famosa al mondo?
Dipende da dove ti siedi... Il costo del biglietto oscilla tra 12$ a 700$. Per 12$ possiamo comprare un posto nell'ultima fila sulla balconata e probabilmente con la colonna che copre il campo...
Il mio biglietto è costato circa 40$. Sono stata seduta sulla balconata, ma un po' più giù dove comunque i giocatori sembravano essere gli ometti del gioco su Play Station NBA 2004. C'era anche la possibilità di vedere la partita sullo schermo appeso sopra il campo, ma non faceva tanta differenza. La cosa buona, era che sullo schermo si poteva vedere il replay di azioni interessanti, perché a volte era molto difficile vedere qualcosa quando la donna grande come un armadio che è seduta davanti a me si alzava chissà perché...
Per fortuna Marcin Gortat era l'unico bianco nel team, quindi lo potevo localizzare senza problemi. Finalmente un Polacco che conta qualcosa all'estero. E' uno dei migliori giocatori nella squadra e lo chiamano “The Polish Hammer”, che significa Il Martello Polacco. Non ho idea che cosa potesse significare questo soprannome, ma a me basta che è una cosa positiva.
Gli Americani cercano sempre di fare show durante la partita, quindi ci sono stati concorsi durante le pause, le svestite cheerleaders ballavano sul campo, le telecamere davano la “caccia” a coppie e l'animatore gli diceva di baciarsi. Tutto per non annoiare il pubblico e per farli divertire.
E il pubblico... hmmm... l'inizio come un funerale... silenzio, come in chiesa, a volte si poteva sentire uno che faceva suoni stranissimi come se fosse qualcuno gli piantava un coltello al cuore. Nessuno batteva le mani, nessuno gridava, nessuno faceva il tifo... mangiavano solamente le loro nachos e hamburger mandando tutto giù con la birra.
Un po' di movimento è iniziato dopo l'inizio del terzo quarto: la birra è andata alla testa, i nachos allo stomaco, le mani si sono liberate e il pubblico ha iniziato di battere le mani e gridare un po'. E quando uno dei ristoranti ha mostrato sul grande schermo l'annuncio che se uno dei giocatori della squadra ospite, non avesse fatto nessuno dei due tiri liberi, tutti avrebbero avuto un pollo gratis! Il pubblico ha quasi demolito lo stadio con “rumore” che ha fatto! Purtroppo niente pollo. I giocatori del Boston Celtics non ci hanno voluto fare il regalo e non hanno fatto due errori consecutivi...
Le conclusioni: per avere un po' di divertimento bisogna aspettare che gli Americani si ubriachino e dall'applauso e dalle urla devono avere un profitto (in questo caso un pezzo di pollo pieno di antibiotici e fritto all'olio vecchio di tre anni). Il baseball è migliore... ma su questo scriverò un altra volta.
Vi invito a vedere il filmato dalla partita di basket. 




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