Abbiamo
lasciato Roswell all’alba con la speranza di vedere almeno un
piccolo disco volante.
Purtroppo l’unica cosa con la forma di un
disco era nella sala da pranzo del nostro hotel. Non volava ma viveva
la vita propria con uno strato che lo copriva che non era di questo
mondo! Parlo ovviamente di un piatto....
Affamati
per le esperienze non-terrestri dopo la visita a Roswell, ci siamo
fermati in un posto che ha avuto il contatto con lo spazio un po’
di tempo fa... circa 50000 anni fa. Le prove sono rimaste fino a
oggi. Guardate...
Il
“Meteor Crater” è 1186 metri di diametro e circa 170 di
profondità. Un pezzo di ferro è caduto dallo spazio e ha fatto
questa buca in mezzo al deserto dell’Arizona. Figo!
Purtroppo
per vedere la buca, si devono pagare 18$ a persona! Noi, come nella
maggior parte dei casi, siamo entrati a metà prezzo, grazie allo
sconto militare. (Su i privilegi degli militari americani potete
leggere QUI).
Se
amate l’astronomia, questo è un posto che merita di essere
visitato.
Il
cratere non è rimasto solo.... Gli americani hanno creato un visitor
center e un museo, c’è un grande parcheggio, negozio con i
souvenir, i distributori di patatine e di Coca-Cola, senza quale gli
americani non sopravvivono più di un ora.
Nel
museo si può toccare il meteorite e “irradiarsi” con kryptonite.
Agli americani piace toccare tutto, per questo nella maggior parte
dei musei ci sono cose che si possono tastare, girare, svitare,
premere, piegare e stringere (sui musei ho scritto già QUI)
Dopo
aver visitato il cratere, dopo aver fatto un po’ di foto, siamo
andati verso la tappa principale della giornata – il Grand Canyon
National Park.
Come
veri turisti, e innamorati nella natura, abbiamo prenotato una notte
ad un campeggio nel parco.
Il
regolamento del campeggio era hmmm... come dire... terrifficante!
Stare
attenti agli orsi, ai daini e simili animali saporiti, agli orsetti
lavatori, ai serpenti etc...
Non
avere paura se di notte sentite strani rumori. Probabilmente un orso
sta mangiando o il l’orsetto lavatore sta... lavando.
Non
lasciare cibo nei contenitori non sigillati nella auto: ad un orso
servono circa 5 minuti per fare del vostro 4x4 una Smart Cabrio.
Mather
Campground, dove abbiamo prenotato la notte, è come una città.
Senza mappa ci si può perdere.
Tutto è ben organizzato, ci sono le
docce a monete, ci sono i bagni riscaldati, ci sono contenitori “bear
proof” (resistenti agli orsi) per conservare il cibo, c’è posto
dove potete fare la lavatrice (!?), ci sono i distributori di
Coca-Cola (come ho scritto prima... un americano senza coca-cola è
un americano morto).
Va
bene, tutto bello... ma dov’è tutto questo Canyon? Si dice che è
così grande, ma porco cane, dov’è!!??
Infatti...
anche noi ce lo stavamo chiedendo... perché intorno a noi solo
boschi, alberi, qualche Bambi e poi bosco, bosco, bosco....
Abbiamo
preso la mappa del nostro camping, la mappa del parco e siamo andati
alla fermata dell’autobus. Già, nel parco ci sono 3 linee di
autobus! Si gira gratis, tutto compreso nel biglietto.
Il
nostro programma per il pomeriggio era di vedere la parte Ovest del
bordo sud del Grand Canyon. Troppo complicato? Vi spiego... Il Grand
Canyon ha due bordi: Nord e Sud. Dicono che la parte Nord è più
bella e anche meno frequentata dai turisti. La parte sud, quella dove
vengono tutti non è così spettacolare. In più, la parte sud è
divisa in zona a ovest, dove non si può entrare con la macchina e
zona est che è aperta alle automobili.
Dopo
30 minuti in autobus abbiamo passato il bosco e finalmente abbiamo
visto il famoso Canyon.
Dovevamo ancora prendere un altro autobus.
Siamo saliti, felici come i bambini quando aprono il Kinder Surprise.
L’autobus è partito e l’autista dopo 5 minuti ha detto che non
ci porterà alla fine del percorso perché c’è una tempesta. Dopo
altri 2 minuti ha aggiunto: “Dobbiamo tornare. La strada è
chiusa.” La tempesta... sì... c’era, nel parte opposta del
canyon... quindi circa 20 km da noi!
Arrabbiatissimi,
siamo tornati al punto dove abbiamo visto il canyon per la prima
volta...
Per
fortuna dopo circa 15 minuti gli americani hanno deciso di riaprire
la strada. Purtroppo non siamo arrivati fino alla fine del percorso
perché nel Grand Canyon gli autobus girano fino a un ora dopo il
tramonto, poi si deve andare a piedi (e questo non lo consiglio
perché la strada è lunghissima e non volete impalarvi sulle corne
di un cervo americano oppure finire come antipasto di un’orso).
Abbiamo visto quello che potevamo vedere e abbiamo brancolato nel
buio fino al campeggio.
State
pensando, che è arrivata l’ora di montare la tenda? Niente di più
sbagliato! Il Ranger (uguale a quello del cartone animato Yogi) ha
detto che le previsioni dicono che nella notte ci sarà.... che
cosa?.... dai.... lo sapete.... naturalmente ci sarà una tempesta!
Poi ha aggiunto che dobbiamo stare attenti perchè le tempeste sono
molto violente.
Dopo
questa allegra notizia, abbiamo concordato che non vale la pena
montare la tenda, perché il giorno successivo dovevamo partire
presto e la tenda si ammuffisce, inizia a puzzare e poi, a parte che
la nostra macchina potrebbe diventare una camera a gas, saremmo
rimasti “senza tetto” ai prossimi campeggi.
Abbiamo
steso i seggiolini della macchina e così abbiamo tentato di passare
la notte. Una notte che era la più stellosa di tutte le notti! E la
grande tempesta? Forse c’era, ma sicuramente non sopra di noi...
La
mattina, arrabbiati e stanchi, ci siamo messi per strada visitando la
zona est del bordo sud del Grand Canyon.
Va
bè, scrivo sulle nostre sensazioni e sui campeggi, e voi sicuramente
siete curiosi com’è il Grand Canyon! Quindi vi dico subito,
senza farvi aspettare troppo, che il canyon è grande....
Vedete
l’uomo nella foto di sotto?
No?
E adesso vedete la freccetta? Bene, quindi sulla punta di questa
freccetta c’è una persona. Vedete?
Uffa...
qui con un po’ di zoom, vedete due persone?
Appunto...
è così grande questo canyon...
Ve
l’ho fatto vedere in tante foto, ma nessuna di quelle riesce a
illustrare la infinitezza di questo posto. Solamente quando siete là,
potete più o meno rendervi conto come tutto questo è immenso! Nel
punto più largo, il Canyon è circa 29 km! E un suicida o un turista
goffo può cadere 1600 metri giù con alla vertiginosa velocità di
195 km/h! In questa situazione serve riflesso, perché durante la
caduta libera si possono fare le foto solamente per circa 30 secondi!
Il
Grand Canyon, a parte il frastuono, i negozi, gli hotel e i
supermercati, è uno di più belli posti negli USA. Però, per me,
esiste un posto che è anche più bello del Grand Canyon, ma di
quello scriverò nel prossimo post.