mercoledì 18 giugno 2014

Paziente paziente. La visita al dottore.

Si potrebbe dire che il medico sa il suo mestiere e fa il suo mestiere. Niente di eccezionale.
Usalo
Ma negli USA, la visita dal dottore di famiglia è un po' diversa da quella in Polonia o in Italia.
Soprattutto, la visita può essere prenotata a parte tramite i metodi tradizionali (telefono o personalmente), anche tramite Internet. La visita è a un orario specifico e non, come a volte succede in Polonia e sempre in Italia, per esami specifici, che a parte la prenotazione alle 9:00, entriamo nello studio alle 11:00. Negli USA si entra puntualmente (almeno dal mio dottore e dai dottori dei miei amici). Fantastico, vero? Senza dubbio! Negli USA il tempo è il denaro e agli Americani non piace aspettare per qualsiasi cosa. Giusto per spiegare, negli USA non siete pazienti, ma clienti, e dei clienti ci si deve prendere cura. Per questo c'è differenza.
Poi, negli Stati Uniti non c'è il Sistema Sanitario Nazionale e ognuno (ovviamente se vuole, perché non è un obbligo) paga assicurazione medica e per questo motivo ogni studio medico e ogni ospedale “fa la corte” ai clienti per attrarre più gente possibile e per ottenere i più soldi possibili dalle compagnie assicurative.
Tornando alla nostra visita... Alle 9:00 in punto, alla sala d'attesa arriva l'infermiera con il portatile in mano e legge il vostro nome e cognome (Grzegorz Brzęczyszczykiewicz). Sentendo strani suoni che escono dalla bocca dell'infermiera, vi rendete conto che parla di voi (nella sala d'attesa non c'è nessun altro) e contentissimi dalla puntualità seguite l'infermiera fino allo studio. Ma dov'è il dottore??! Siete venuti solo per una prescrizione per esame di ecografia! Pazienza...
Lo studio è come una fattoria americana, il bestiame si deve marcare... invece di bestiame c'è la gente e invece di bruciare il marchio al culo, c'è il controllo della pressione, il controllo del peso e domande sulla vostra altezza e altro, che non hanno un significato particolare (della altezza chiedono SEMPRE... non solo alla prima visita... non gli importa che avendo 30 anni non si cresce più, ma forse i famosi scienziati americani non hanno scoperto ancora questo fenomeno). Dopo la “marcatura”, l'infermiera esce dicendo che il medico vi raggiunge fra pochi minuti. Siete felicissimi che finalmente potrete chiedere la prescrizione per l'ecografia e fare qualche domanda su esami precedenti.
Allora.... dimmi tutto quello  che hai detto all'infermiera 5 minuti fa

Dopo 10 minuti arriva il medico. Scambiate due parole di cortesia e chiedete la prescrizione perché volete confermare che avete i calcoli alla colecisti. Il medico non ascolta la prima parte, ma si sveglia alle parole “calcoli alla colecisti” e vi chiede di sdraiarvi sul lettino per fare un esame dell'addome. Preme la vostra pancia, la picchia e voi ripetete che volete solo la prescrizione. Il medico sorride e dice che torna fra poco perché va a chiamare il radiologo. Per tutto questo casino vi inizia a far male la pancia! Volete SOLAMENTE una prescrizione!!!
Dopo altri 10 minuti di attesa il medico torna e dice: “Siamo d'accordo con radiologo che l'operazione è una scelta estrema. Devi stare a dieta e tutto sarà OK.” Pensate: “Porco cane, che operazione!!!???” ma invece di esplodere e dire che il medico può fare l'operazione al suo cervello, ripetere con cortesia per la terza volta: “Però io volevo solo una prescrizione per l'ecografia, non voglio nessuna operazione”. Alla terza volta i neuroni del dottore iniziano a fare contatto e vi porta in un altro studio dove vi scrive la prescrizione. Successo! Nel frattempo un altro paziente è portato alla “marcatura” nello studio dal quale eravate usciti poco prima.
Prendendo l'occasione che il cervello del dottore ha iniziato di funzionare, mostrate i vostri precedenti esami del sangue e chiedete un chiarimento. Il medico, invece di rispondere alla domanda, dice solamente: “Tutto OK”. Insoddisfatti dalla risposta, scavate nell'argomento ma senza effetto. Il dottore vi dice cortesemente di andare via (nello studio accanto aspetta un altro cliente!), dicendo che possiamo fare altri esami qua e poi ne parliamo. Ma voi non volete altri esami, li avete già fatti!!! Avete voluto solo chiarire una cosa!!! Lo potete dimenticare... Negli USA il cliente (quindi nella nostra lingua: il paziente) è trattato come un totale imbecille (da una parte non mi sorprendo, perchè la conoscenza degli americani si limita al mestiere che fanno o all'educazione che hanno) e per questo chiedere una interpretazione degli esami del sangue oppure solamente ottenere il risultato della misurazione della pressione (che è stata fatta dalla infermiera poco prima) è al limite del miracolo. Siccome gli Americani si considerano come la migliore nazione al mondo e misurano tutto secondo le loro misure, non vedono la necessita di dire dei numeri che voi, essendo “non-medici”, non siete capaci di capire! Vi dovete accontentare di un semplice “Tutto OK.”!!


In fin dei conti preferisco aspettare due ore in Italia dove non sono solamente un altro cliente, dove so che il medico risponde alle mie domande e non mi considererà una completa cretina, e dove gli risultati dell'ecografia non si limitano alla frase: “Si, hai tutti gli organi nel addome”.

mercoledì 11 giugno 2014

L'Italia all'americano

L'America è un paese nel quale si incontrano tutte le culture del mondo. A parte i messicani, inglesi, tedeschi, polacchi e italiani, si possono incontrare vietnamiti, ruandesi, salvadoregni, cileni, sudanesi, georgiani, portoricani e tante altre nazionalità più o meno conosciute.
A parte di un incontro a quattrocchi con un pachistano o un curdo, possiamo assaggiare le pietanze di questi paesi in uno dei milioni di ristoranti che si trovano in ogni città.
Riassumendo, possiamo incontrare gente o mangiare qualcosa da tutti i paesi. Però la storia cambia con gli italiani. Tra i ristoranti italiani e gli italiani che sono quasi in ogni angolo della strada, negli USA c'è il culto di questa nazione. Tutto ciò che è italiano è meglio. Il cibo italiano è il migliore, le donne italiane sono le più belle e i maschi sono i più attraenti. Ho vissuto 6 anni in Italia e non sono d'accordo con metà di questi affermazioni, ma questo è tema per un altro blog. Tutti amano l'Italia per motivi che non riesco a capire e non ci sarebbe niente di male in tutto questo se gli americani servissero vero cibo italiano nei ristoranti e nei negozi vendessero i veri prodotti italiani. 
Invece, ci sono parmigiani “Made in the USA”! Che con il vero parmigiano hanno in comune solo il nome (guardate la foto... già l'aspetto è diverso... immaginate il sapore!!!),

 poi possiamo aggiungere tanti altri formaggi, salame, salsicce, paste, sughi di pomodoro.
Niente ha il gusto italiano e niente è italiano!

La stessa cosa è con i ristoranti italiani. Metà delle pietanze è inventata dai proprietari pachistani e il resto non è altro che una povera copia della fantastica cucina italiana.
Non voglio elogiare gli italiani, perché come ho scritto prima, dopo sei anni in questo paese, posso dire che non tutto è di colore rosa e che, in diversi modi, in America si vive meglio e molto più facilmente. Però, e per questo mi ribolle il sangue, non sopporto che gli americani profanino l'unica cosa che in Italia è PERFETTA: il cibo!
La cosa più divertente dell'amore verso l'Italia è che nei negozi si possono trovare le padelle “Made in China” con la etichetta “Italian Style”o"Italian design".
Vi assicuro che la padella è come tutte le altre è non è diversa di quelle usate in Polonia, Germania, Messico o Norvegia.
L'unica cosa che cambia è il prezzo, che magicamente è un po' più elevato rispetto alle altre padelle “senza stile”. Poi dobbiamo aggiungere altri oggetti di uso quotidiano come asciugamani, coperte per letto, posate o moquette italiane! Per quello che ho visto, correggetemi se sbaglio, gli Italiani sul pavimento hanno mattonelle o parquet con piccoli tappeti. Per gli americani questo non fa differenza, perché si considerano esperti della cultura e cucina italiana. Alcuni di loro sanno persino dove si trova Roma!
L'altra “invenzione” che mi fa venire il mal di testa è la “Italian kitchen”, la cucina italiana... Ogni condominio per guadagnare nuovi occupanti dice che ha le cucine italiane!
Non vi devo dire com'è la cucina italiana, perché la vedete a vostra casa. Giusto per paragonare vi mostro la foto di una delle cucine italiane:


E qua c'è la foto com'è la cucina italiana secondo gli americani:

Uno scherzo! Gli esempi dei prodotti italo-americani si possono moltiplicare senza fine!
Gli Americani ingrassano sbafando cibo “italiano”, nelle loro “cucine italiane” e agli italiani in America gli viene un infarto vedendo e assaggiando il cibo che la sua italianità inizia e finisce sulla bandiera tricolore sullo scatolo.

Viva America!

venerdì 6 giugno 2014

Paura di temere!

Un po' di tempo fa ho comprato una cosa. Leggendo le istruzioni per l'uso ho trovato questa frase:
"Avviso: Questo prodotto contiene una o più sostanze chimiche che nello Stato della California sono note per provocare difetti di nascita e altri danni al sistema riproduttivo, e/o cancro”.

Secondo voi... che oggetto è?
Alcool, marmellata di rifiuti radioattivi o forse un piatto di plastica? Niente di queste cose... Guardate...

Parlando di attrezzi, ho trovato anche un altro prodotto interessante.
Secondo voi, a cosa serve?
Nelle istruzioni ho trovato una frase molto curiosa...
"Questo prodotto non è destinato ad uso dentistico per persone e animali”.
Quindi, non posso giocare “al dentista”, ma “al chirurgo” sì...
In America non solo devi essere attento ai pazzi che corrono per strada col trapano, i serial killer o passanti casuali che vogliono mettere il loro coltello da tavola tra le tue costole, devi anche essere attento agli oggetti quotidiani che possono far nascere il tuo bambino con due teste, e che avvitando una vite puoi prendere il cancro!