Oltre
le montagne, oltre i boschi, nel bel mezzo di Arizona, c’è un
posto che è più bello del Grand Canyon....
Ma
partiamo dall’inizio!
Dopo
aver passato la notte senza dormire nel campeggio del Grand Canyon
(come sapete già perfettamente dal mio post precedente), siamo
partiti per cercare più sensazioni!
Sulla
strada per la prossima tappa del nostro viaggio abbiamo incontrato un
nubifragio... sicuramente era lo stesso sul quale ci ha avvisato il
ranger del Grand Canyon, lo stesso per cui abbiamo dormito in
macchina e non in tenda, e sicuramente lo stesso che non abbiamo
visto la notte precedente!
Era
anche quello, che ci ha reso impossibile entrare nello Antelope Slot
Canyon, la successiva tappa della nostra gita!
Fortuna
nella sfortuna, la pioggia è finita e abbiamo avuto l'opportunità
di girare un po' nel pomeriggio e andare a vedere il posto più bello
degli USA (ovviamente per me... e ovviamente fin’ora...)
Arrivati
al campeggio abbiamo trascorso la prima ora con i nostro “ahhhh”
e “ohhhh” ammirando il lago Powell, dove era situato il nostro
campeggio.
Vicino
il lago, ci sono 2 campeggi. Uno appartenente ai Parchi nazionali, e
il secondo privato. Noi siamo stati in quello privato. Il posto per
la tenda costa 38 dollari a notte. Ci sono le docce, la lavanderia, i
bagni, un negozio e sopratutto viste celestiali.
Per
perdere un po’ di tempo, siamo andati sulla spiaggia con la nostra
macchina, dove il Signor Ranger ha proibito categoricamente di
correre veloce. Invece, mio marito, da buon Italiano, ha fatto
rombare la macchina lanciandola sulla sabbia e percorrendo
traiettorie che sull’asfalto sono impossibili da realizzare.
Dopo
esserci caricati di buona energia e dopo aver “scaricato” un paio
di litri di benzina, siamo andati finalmente a vedere una delle
meraviglie americane: lo Horseshoe Bend.
Horseshoe
Bend, come dice il nome, è la “Curva a Ferro di Cavallo”. E’
il meandro più bello del fiume Colorado.
Il
posto è piuttosto selvaggio e per vedere questa meraviglia della
natura, bisogna camminare circa un chilometro e mezzo su un sentiero
sabbioso, con cespugli, cactus, serpenti a sonagli e coyote....
Che
meraviglia, vero? A parte la natura, ci sono anche i turisti.
Non
così tanti come nel Grand Canyon, ma abbastanza per sentire almeno
15 lingue diverse, tra i quali, sempre urlanti Italiani che ogni due
parole dicono “ca*zo” perché pensano che nessuno gli capisce.
Ci sono anche i polacchi che, come gli italiani, pensano che sono lì
da soli e esprimono le sue emozioni con frasi in polacco che sembrano
avere una parola italiana in mezzo: “blalalal curva blalblalbla,
oooo curva!”. Per voi Italiani, sarebbe logico capire che stanno
ammirando la curva, come se dicessero “Che bella curva, ooo guarda
la curva!” Può anche sembrare che l’argomento della curva non
finisce mai...
Purtroppo,
non è l’infinita ammirazione per lo Horseshoe bend, ma è una
parola simile a quella che dicevano gli italiani...
Comunque...
con tutte queste parole e parolacce non si può descrivere quanto è
bello lo Horseshoe Bend, guardate...
Il
punto d’osservazione si trova a 1300 metri di quota, e il fiume
Colorado a 980 metri di quota. Questo significa che un turista può
cadere per 320 metri... ed è molto facile cadere. Non ci sono
barriere, le rocce sono abbastanza scivolose ed anche se avete un
paracadute, non avete abbastanza tempo per aprirlo...
Come un lombrico, ho strisciato fino al bordo del precipizio...
E sono riuscita a fare questa foto:
Comunque,
se decidete di venire da queste parti, ho 3 consigli per voi:
-
Per gli amatori della fotografia e per i NON “smartphone-scattatori”: per riuscire a fare la foto dello Horseshoe bend dovete avere almeno un obiettivo da 18mm, o di meno. E’ utile anche l’obiettivo “Fish Eye”
-
Per i “smartphone-scattatori”, NON per gli amanti della fotografia: NON entrate nella cornice con i vostri tablet da 10 pollici, di quelli che fanno le foto con una vera macchina; tenete gli smartphone e tablet stretti in mano, perché se viene vento oppure uno dei fotografi si arrabbia, il vostro smart farà un volo di 320 metri verso giù; ma meglio per voi se mettere lo smartphone in tasca, prendete una fotocamera, perché questa vista merita una foto VERA!
-
Per tutti: cercate di dedicare molto tempo a questo posto! Quando siete là, non avrete la voglia di andare via.
Noi
ci siamo stati solamente 2 ore, perché dovevamo ancora tornare al
campeggio e montare la tenda prima che facesse buio, perché
facendolo senza luce, la tenda avrebbe potuto diventare la torre
Eiffel.
Sulla
strada di ritorno abbiamo visto all’orizzonte una nuvola
grandissima, quindi abbiamo chiesto il proprietario del campeggio
quali erano le previsioni per la notte. Indovinate...
Pioggia
e tempesta!
Questo
significava che avremmo dovuto trascorrere un altra notte in
macchina. Irritati, avendo un po’ di tempo, siamo andati a vedere
il tramonto su uno dei punti panoramici.
Abbiamo
passato la notte in macchina e questa volta è stata una decisione
giusta. Durante la notte la macchina ha iniziato a “ballare” col
vento. La pioggia faceva un rumore così forte che anche un cieco non
sarebbe riuscito a dormire e i fulmini ogni 3 secondi cambiavano la
notte in giorno. Una famiglia di tedeschi, che aveva la tenda vicino
a noi ha iniziato a gridare. Il bagnatissimo “Padre Tedesco”
cercava di sistemare la tenda e la “Madre Tedesca” gridava
qualcosa tipo: “OH MEIN GOT!!” e i “Bambini Tedeschi” si
sono nascosti in macchina.
La
tempesta ha smesso, la pioggia continuava e il vento che dondolava la
macchina mi ha fatto addormentare...
La
mattina, mi hanno svegliato i primi raggi di sole! Sono saltata fuori
dal sacco a pelo, ho preso la macchina fotografica, ho sbattuto la
porta della macchina (per non far dormire i tedeschi troppo bene...)
e sono andata a fare le foto. Questo è il risultato:
Quando
ho svegliato quasi tutto il campeggio, sono tornata in macchina e
siamo andati verso la prossima tappa, sulla quale scriverò nel
prossimo post!